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Tonino
Guerra e Michelangelo Antonioni:
L'Aquilone
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Pagine tratte da:
Michelangelo Antonioni e Tonino Guerra, L'Aquilone. Una favola senza
tempo, Maggioli editore, Rimini, 1982. (fonte)
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...
Cosa sta succedendo? Tutti si voltano verso un punto da dove viene il
fischio del vento. La nuvola di polvere sta arrivando anche qui. Ma invece
di dirigersi verso il gruppo dei ragazzi, devia tagliandoli fuori. I
ragazzi si mettono a raggomitolare il filo in gran fretta per tirar giù
gli aquiloni minacciati da quell'ira di dio. Sono tutti piuttosto
impressionati. Tanto più che adesso la nuvola sembra aver cambiato idea.
Si è fermata per un momento poi ha cominciato a girare su se stessa in un
movimento avvolgente aspirando verso l'alto tutto quello che trova. Gli
aquiloni sono accartocciati dalla mano potente del vento, larghissima a
volte, altre così stretta da strappare un chiodo conficcato in una trave.
Mentre in cielo avviene questa ecatombe di aquiloni, a terra i ragazzi si
affannano nel cercare di tirare giù i fili. Ma è troppo tardi. Non resta
loro che allontanarsi da quel posto buttandosi a terra e strisciando
carponi. Sulle loro teste volteggiano pezzi di carta impazziti. Macchie di
colore che spuntano nella polvere e girano su se stesse sospinte
prepotentemente verso l'alto. Si tratta di una vera e propria tromba
d'aria, una striscia scura di cui non si vede la fine nel cielo. Per un
lungo momento gli uomini e la natura colpita dal flagello restano come in
attesa. Attorno alla tromba d'aria la polvere si è diradata ed è
riapparso il profilo del villaggio con le sue cupole azzurre. E anche
l'orizzonte della steppa si staglia ormai nitido e senza veli. La polvere
e la sabbia piu sottile si stanno posando su tutte le cose, anche su
quelle che sono nelle stanze chiuse, così da rendere opachi vetri e
oggetti in mostra sui comò. Entrano perfino dentro i cassetti e
annebbiano le lenti di vecchi occhiali da vi- sta. I ragazzi sono tornati
nel punto dove stavano giocando prima della tromba d'aria, e raccolgono
con amore i resti dei loro aquiloni.
D'improvviso uno di loro indica il cielo gridando: - Guardate! - Tutti
alzano gli occhi verso il punto indicato dall'amico e si accorgono che
lassu c'è un aquilone bianco, rettangolare, che si libra nel cielo...
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